Alchite è un materiale concepito allo scopo di interrompere il prelievo violento dalle montagne, delinearizzando la catena produttiva e liberando il materiale dal circolo vizioso estrazione-trasformazione-scarto.
I marmi utilizzati non derivano da voraci operazioni di cava, bensì hanno origine dal taglio a misura di semilavorati, dando nuova vita ed aumentando il valore di quello che viene considerato un byproduct.
Associando le qualità estetiche e fisiche del cemento a quelle del marmo ha origine un composto che oppone alla superficie liscia della pietra nobile quella ruvida della malta, generando un dialogo che ribalta il consueto ruolo sociale dei due materiali.
Ecco che, come per gli alchimisti era possibile mutare il metallo in oro, elaborando un elisir di vita eterna; il marmo acquisisce un’accezione pop dalla brutalità formale della pasta cementizia, la quale viceversa si nobilita nella lucentezza della pietra.