Dalle alpi Apuane si estraggono i marmi più pregiati al mondo, la fama di questo materiale solca l’intera storia dell’arte passando da Michelangelo Buonarroti ad Antonio Canova fino alla contemporaneità.
Oggi il numero di cave attive nelle principali aree estrattive è di 143, di cui 100 concentrate nel bacino di Carrara. La mole di materiale estratto in blocchi si attesta intorno ai 400.000 metri cubi annui.
Il marmo è una risorsa naturale ad esaurimento e come tale va preservata. L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione e riciclo dei materiali e dei prodotti esistenti il più a lungo possibile. In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Abbiamo l’onere e l’onore di proteggere la biodiversità a rischio di estinzione e il sistema carsico che rende uniche e irripetibili le montagne Apuane.
È l’unico pianeta che abbiamo a disposizione e a noi piace prendercene cura promuovendo la progettazione di prodotti e tecniche ecosostenibili, sfruttando le qualità del materiale di scarto per ridurre al minimo l’attività estrattiva.