« Mi arrabbio quando mi dicono che sono un artista; cioè, non mi arrabbio ma sono fondamentalmente un architetto. »
(Maestri del design, Bruno Mondadori, 2005)
Figlio dell’architetto Ettore Sottsass senior e di madre austriaca Antonia Peintner, studia prima presso il liceo scientifico Galileo Ferraris e dopo architettura al Politecnico di Torino, laureandosi nel 1939. Successivamente viene chiamato alle armi in Montenegro, resterà internato per 6 anni in un campo di prigionia. Rientrato in Italia, comincia la sua attività a Milano nel 1947 dove collabora con il padre e poi apre il suo primo studio di design. Collabora in questo primo periodo con Giuseppe Pagano. Nel 1948 entra nel gruppo del MAC (Movimento di arte concreta) e partecipa alla prima collettiva di Milano. Nello stesso anno promuove a Roma la mostra dedicata all’arte astratta in Italia. Nel 1957 diventa art director di Poltronova, l’azienda di Agliana, chiamato dall’imprenditore Sergio Cammilli. XII Triennale di Milano, arredamento per interni su progetto di Sottsass. Nel 1958 incomincia la sua collaborazione con la Olivetti, nel settore del computer design, a fianco di Marcello Nizzoli, di cui prenderà il posto dopo il suo ritiro. Questa attività durerà circa 30 anni e porterà all’affermazione di un nuovo stile per i prodotti da ufficio della ditta di Ivrea. Tra gli oggetti progettati da Sottsass si possono ricordare le calcolatrici Elea 9003, Summa-19, Divisumma 26 e Logos 27 (1963), le macchine da scrivere Praxis 48 (1964) e Valentine (con Perry King) e il sistema per ufficio Synthesis (1973). Il progetto più importante è stato il computer mainframe Elea 9003 (1959), grazie al quale vinse il Compasso d’oro nel 1959. In anticipo sugli anni della contestazione, Sottsass propone il design come strumento di critica sociale aprendo alla grande stagione del Radical (1966-1972). Nel 1972 espone alla mostra curata da Emilio Ambasz, Italy: the new domestic landscape al MoMA di New York. Nel mentre, tiene un giro di conferenze per l’Inghilterra e, nel 1976, riceve la laurea honoris causa al Royal College of Art di Londra. Nel 1979 partecipa con il gruppo Alchimi al Design Forum di Linz presentando Seggiolina da pranzo, la lampada da terra Svincolo e il tavolino Le strutture tremano. Nel 1980 insieme con Aldo Cibic, Matteo Thun, Marco Zanini e Marco Marabelli fonda lo studio Ettore Sottsass Associati.Nel 1981 fonda il gruppo Memphis, assieme a Hans Hollein, Arata Isozaki, Andrea Branzi, Michele de Lucchi e altri architetti di livello internazionale. Artista di molteplici interessi, figlio d’arte, contamina la sua formazione accademica di architetto con esperienze dirette nel campo delle arti visive conoscendo vari artisti e stringendo amicizie come per esempio con Luigi Spazzapan. Si è avvalso, nel corso degli anni della sua importante carriera, della preziosa collaborazione di amici professionisti spesso divenuti, loro stessi, nomi internazionalmente noti nel mondo del design e dell’architettura, come James Irvine. Nel 1985 realizza l’Edificio condominiale di viale Roma a Marina di Massa, progetto che si contraddistingue per la qualità delle soluzioni architettoniche poste in essere. Nel 1988 nasce Terrazzo[8], rivista da lui ideata e realizzata insieme con Barbara Radice, Christoph Radl, Anna Wagner e Santi Caleca. Terrazzo si occupa di design e architettura fino al 1996, anno del tredicesimo e ultimo numero. Gli sono state dedicate numerose mostre personali: si ricordano le grandi mostre, nel 1976, al Cooper Hewitt di New York e all’International Design Zentrum di Berlino, al Centre Georges Pompidou di Parigi nel 1994 e nel 2003, di Design Gallery Milano nel 1988, 1993 e 1995, del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato del 1999, del Suntory Museum di Ōsaka del 2000, del Museo d’Arte Decorativa di Colonia nel 2004 e del MART di Rovereto nel 2005 curate da Milco Carboni. Inoltre sue opere sono conservate nelle collezioni di prestigiose istituzioni museali come il Centre Georges Pompidou e il Musée des Arts Décoratifs di Parigi, il Victoria & Albert Museum di Londra, lo Stedelik Museum di Amsterdam, il Museum of Modern Art e il Metropolitan Museum di New York, il Musée des Arts Décoratifs di Montréal, l’Israel Museum di Gerusalemme e il National Museum di Stoccolma.
Dal 2005 al 2007, anno della sua morte, si dedica all’attività critica. Nel 2003 collabora con Pedretti Graniti (http://www.pedrettigraniti.it/) un’azienda trentina estrattrice unica della Tonalite. Con essa disegna una fontana unica in questo altrettanto unico materiale che l’azienda realizza. Oggi il Centro studi e archivio della comunicazione di Parma conserva un fondo dedicato a Sottsass, composto da 13.858 materiali progettuali (9.918 schizzi e disegni, 3.940 disegni esecutivi, di cui 2917 lucidi e 1023 copie eliografiche), 5 scatole di disegni esecutivi, 24 sculture. Questo fondo è pubblico e liberamente consultabile. Il primo nucleo di opere che costituiscono il fondo Ettore Sottsass Jr è stato donato alle collezioni dello CSAC con atto pubblico nel 1979, una seconda donazione è pervenuta in archivio nel 2005 ed è ancora oggi in fase di definizione. Muore il 31 dicembre 2007 nella sua abitazione milanese per uno scompenso cardiaco avvenuto durante un’influenza, all’età di novant’anni.
Photo credits @ Mario Ermoli